Le attività di ricerca prevedono l’utilizzo integrato di analisi a livello fisiologico, ecofisiologico, anatomico, morfologico, biochimico e molecolare per:
- Studio della biologia biologia e basi molecolari degli stress abiotici e biotici: strategie e i meccanismi utilizzati dagli organismi vegetali nella risposta a condizioni di stress ambientale con particolare riferimento alla componente abiotica (carenza di acqua, alterazioni della temperatura, carichi meccanici, metalli pesanti).
- Studio della biologia del seme e caratterizzazione del germoplasma di ecotipi autoctoni.
- Monitoraggio della qualità ambientale dell’ambiente fluviale e perifluviale nel sito Sic del Pantano della Zittola.
- Efficienza d’uso dell’acqua e risorsa idrica nella vegetazione dunale delle coste mediterranee.
- Sostenibilità delle attività di recupero e ripristino delle dune sabbiose lungo le coste Tirreniche.
- Ecologia del fuoco.
- Studio delle relazioni struttura-funzione di endopoligalatturonasi (PG) fungine e di inibitori proteici delle endopoligalatturonasi (PGIP) vegetali.
- Ruolo della pectina metil esterasi (PME) nella regolazione della conduttanza idraulica in specie vegetali di interesse forestale.
- Ricerche tassonomiche rivolte in particolare agli ascomiceti lichenizzati appartenenti alle Pyrenocarpales.
- Studio della flora lichenica dell’Italia centrale, caratterizzazione degli habitat lichenici e contributo all’allestimento di un erbario lichenologico didattico (con la dott.ssa Fortini).
- Studio del biodeterioramento da colonizzazione lichenica di manufatti lapidei esposti all’ambiente aereo attraverso la valutazione dello stato di maturità delle comunità presenti e il loro possibile dinamismo evolutivo.
- Studio della vegetazione lichenica epifitica dei boschi mediterranei in relazione al loro stato di conservazione.
- Studio delle comunità licheniche su legno morto ad Abeti Soprani e Monte di Mezzo finalizzata alla definizione di correlazione con le classi di età (con il Prof. Marchetti).
- Conservazione della natura in particolare monitoraggio di specie a rischio per l’attribuzione di indici IUCN e l’inserimento in una Lista Rossa regionale e nazionale e definizione di IPAs attraverso i licheni.
- Monitoraggio delle alterazioni ambientali a scala regionale o locale con l’Indice di Biodiversità Lichenica come da più recenti Linee-Guida APAT.